Una delle problematiche più comuni, ricorrenti e molto spesso fastidiose, soprattutto per il genere maschile, è la cosiddetta erniainguinale. Con il termine ernia viene indicata la fuoriuscita di un viscere dalla cavità che lo contiene. Quando tale fuoriuscita si verifica a livello della zona inguinale, tra addome e cosce, viene definita, appunto, ernia inguinale: il grasso intra-addominale o una parte dell’intestino tenue, insinuandosi attraverso un punto debole nella parte bassa dei muscoli addominali, provoca un rigonfiamento, morbido o solido e di colorazione alterata rispetto al resto della pelle.
Solitamente è frutto della degenerazione del tessuto connettivo dei muscoli addominali. Molto spesso, tuttavia, è di natura congenita.
Si manifesta soprattutto in posizione eretta e sotto sforzo (per poi rientrare da sola o con una lieve pressione quando si è supini). Se l’ernia è presente sia nel lato destro che in quello sinistro si è in presenza di un’ernia inguinale bilaterale.
Cosa origina l’ernia inguinale?
Solitamente la causa è il graduale cedimento della parete inferiore dei muscoli addominali, dovuto alla concomitanza di più fattor.Improvvise torsioni, strappi muscolari, obesità, sollevamento di oggetti pesanti, repentino aumento di peso, tensione da stitichezza, sedentarietà e tosse cronica sono tra i maggiori fattori di rischio.
Come si manifesta l’ernia inguinale?
Generalmente il sintomo principale della patologia è il dolore, di intensità variabile e, di solito, associato a bruciore. Tale dolore si acuisce con lo svolgimento di attività fisica e stando in posizione eretta, mentre tende ad affievolirsi a riposo o in posizione supina: sdraiandosi,infatti, i contenuti fuoriusciti tendono a riprendere la loro ubicazione originaria. I fastidi possono manifestarsi in maniera intensa anche dopo un pasto pesante, in fase di defecazione, durante la salita di scale, portando pesi o semplicemente tossendo (fattore molto comune). Altri sintomi molto identificati di ernia inguinale sono il gonfiore e il senso di debolezza o di pressione all’inguine.
Come curare l’ernia inguinale?
Il trattamento è solitamente chirurgico, anche se in passato, per le forme più leggere, veniva adoperata una specifica cinta di contenzione. Rimedi non chirurgici per l’ernia inguinale, quando la patologia non è preoccupante, sono: riposo, specifici esercizi fisici e dieta appropriata (basata su un’alimentazione leggera che non favorisca stipsi e cattiva digestione). Questa terapia, definita ”conservativa”, si associa all’uso di speciali mutande di contenimento, progettate ad hoc e che garantiscono massimo comfort al soggetto. A livello farmacologico, di solito, vengono prescritti antidolorifici e antinfiammatori, ma si tratta di un aiuto sintomatico, poiché i farmaci per ernia inguinale non curano il disturbo. Purtroppo una volta formatasi, l’ernia non può più regredire spontaneamente.
A chi affidarsi?
Gli specialisti cui rivolgersi per la cura dell’ernia inguinale sono il Chirurgo di medicina generale e il Fisiatra.
La debolezza della parete addominale è, spesso, congenita e può essere influenzata dalla mancanza di esercizio fisico. La prevenzione dell’ernia inguinale si basa sul mantenimento di un buon tono muscolare, soprattutto dei muscoli addominali, lombari, obliqui e paravertebrali. E’ importante agire anche sul fattore dieta, scegliere una posizione nel sonno che non “prema” direttamente sulla zona addominale, evitare di indossare indumenti e biancheria troppo stretta e compressiva, eliminare fumo e alcol per evitare eccessiva irritazione sull’apparato gastrointestinale.
A cura di Dott. Gaetano Birritteri, Ariel Srl (2022)